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Il tempio del Fauno e i misteri del parco Borromeo

Una statua si erge fiera al centro del tempio, osservando con sguardo cupo i visitatori dall'alto del suo piedistallo.

Ma non è solo la sua espressione intensa a colpire, quanto la parte inferiore del corpo: zampe pelose e zoccoli.

È infatti il Fauno, colui che ha dato il nome al posto a lui dedicato.

Eppure non è sempre stato lì.

In origine infatti la sua dimora era il parco, poco distante dal pozzo che, al di sotto, nasconde un cunicolo che conduce segretamente al tempio stesso.

Ed è proprio questo pozzo ad attirare la nostra attenzione, in quanto nelle sue profondità si celano oscuri misteri.

Esso conduce a un antro collegato, tramite un cunicolo, al tempio del Fauno.

Qua giovani fanciulle venivano segregate per andare incontro alla morte.

Alcune morivano nell'impatto, altre invece morivano per stenti, altre ancora vi giungevano già fredde.

Pare infatti che i conti Borromeo, dediti a culti esoterici, celebrassero all'interno del tempio terribili rituali dedicati ad antiche divinità, tra cui il dio Pan, nascosti alla vista di tutti.

In questi rituali giovani vergini di ceti inferiori venivano rapite, drogate e abusate sessualmente, i loro corpi usati e immolati per molte ore.

Al termine della celebrazione una di loro veniva brutalmente sacrificata e il suo sangue usato come dono, le altre gettate sul fondo del pozzo e condannate all'oscurità.

Ancora ad oggi è possibile imbattersi nei loro spiriti irrequieti e udire i loro lamenti agghiaccianti, così come si possono notare piccole luci fluttuanti che improvvisamente svaniscono nel nulla.

Ma questo non è il solo mistero del parco.

"Il riposo eterno dei membri della famiglia Borromeo non dev'essere in alcun modo profanato"

Questo monito aleggiava come una maledizione sulla citata famiglia, ma qualcuno non gli diede peso.

Durante la ristrutturazione della villa alcuni operai si imbatterono in una piccola cassa di legno recante una targhetta con scritto "Ersilia Borromeo, 1819".

Era una bara.

Verificando scoprirono che era segnata negli archivi la nascita di una bambina con questo nome, morta prematuramente proprio nel 1819.

La piccola salma venne esaminata ma, da quel momento, una esile figura bianca apparve nei pressi del parco, toccando le persone con dita gelide e trasmettendo loro un profondo senso di angoscia.

Che sia scocciata per essere stata disturbata nel suo eterno sonno?


E voi cosa ne pensate?

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