Un uomo dorme, le braccia abbandonate mollemente sopra la testa, il petto che si alza e si abbassa dolcemente.
Sogna, l'inconscio che viaggia su strade fatate, inconsapevole.
Inconsapevole che, il letto soffice sopra cui dorme, sopra cui si è abbandonato dopo una giornata stancante, si rileverà la sua tomba.
Poco dopo il soffitto si abbassa lentamente, si abbassa fino a toccare quel petto, fino a schiacciarlo.
Fino a ucciderlo.
Sembra la scena di un film dell'orrore e invece è realtà.
Una atroce realtà che si intreccerà alla storia della Ca' delle anime, una locanda dalle parti di Voltri.
Proprio nei dintorni, un paio di secoli fa, iniziarono a sparire diverse persone.
Familiari e conoscenti, allertati dalla mancanza di contatti con loro, provarono a ripercorrere la strada percorsa dai propri cari nel tentativo di capire che fine avessero fatto, senza ottenere alcun risultato.
Molti di essi si fermarono nei pressi di una locanda posta in via dei Giovi, ma l'affabile coppia di gestori disse che nessuno, con quella descrizione, corrispondeva a persone che avessero pernottato nel luogo, altrimenti se lo sarebbero ricordati di certo.
Certo, la via era prediletta da molti banditi, quindi non era da escludere che fossero stati vittime di un assalto feroce.
Anche se, a ben pensarci, almeno i cadaveri sarebbero stati ritrovati da tempo se così fosse stato.
Perfino le autorità brancolavano nel buio, colte di sorpresa da quelle sparizioni sospette e inspiegabili, raccapezzandosi nel tentativo di venirne a capo, finché un giorno non vennero chiamate da un gruppo di frati.
Uno di questi infatti, mangiando il suo stufato, vi aveva trovato dentro con suo grande orrore un pezzo di dito umano.
Ma come era possibile?
Da sempre compravano la loro carne da una tranquilla e pacifica coppia di mezza età che gestiva una locanda poco distante, e mai era accaduta una cosa simile.
Però, ripensandoci, questi ultimi si erano rapidamente arricchiti di recente, tanto da vendere quantità di carne superiori a qualche anno prima, quindi dovevano per forza aver investito nell'ampliamento del loro allevamento. O no?
Le autorità si recarono alla locanda, scoprendo una stanza che gli avrebbe ghiacciato il sangue nelle vene.
Questa infatti aveva un ingegnoso meccanismo che permetteva loro di calare il rivestimento del soffitto, schiacciando atrocemente chiunque fosse disteso inconsapevolmente sull'ampio letto.
Non sceglievano mai le proprie vittime casualmente, ma solo dopo un attento esame.
Essi infatti dovevano essere ricchi, in viaggio da soli e poco in contatto con la propria famiglia, così che l'improvvisa sparizione venisse scoperta solo tempo dopo.
Una volta ucciso il malcapitato di turno essi lo derubavano di ogni suo avere, per poi fare a pezzi il cadavere martoriato e rivenderne la carne facendola passare per suino.
In tal modo raddoppiarono considerevolmente le proprie entrate, riuscendo a passarla liscia per tutto quel tempo in quanto apparivano come una coppia rispettabile e lontana da ogni sospetto.
Quando la verità venne fuori essi furono consegnati alla giustizia e la casa abbandonata a lungo.
Solo nella prima metà del '900 essa venne riaperta da una famiglia che, priva di sostentamento e di un tetto sulla testa, decise di occuparla.
Quasi subito però si accorsero del grande errore fatto.
All'interno delle mura accadevano infatti cose inspiegabili: urla, lamenti, colpi sulle pareti e oggetti che si schiantavano improvvisamente.
Decisero di stringere i denti e rimanere, l'alternativa era quasi perfino peggiore, finché una notte non bussò alla loro porta una giovane ragazza.
Essa chiese loro informazioni riguardo i vecchi proprietari, spiegando che era alla ricerca del proprio fidanzato che, poco prima di sparire, si era fermato a riposare in quella locanda.
Loro sbigottiti risposero che non ne sapevano nulla e lei a quella risposta scosse addolorata la testa per poi svanire davanti ai loro occhi, lasciando dietro di sé un intenso profumo di rose.
Dopo quella notte la casa tornò a essere disabitata a lungo, dando adito a diverse voci al riguardo, fino a diventare quasi famosa per via dei suoi fenomeni paranormali.
Pare infatti che siano molte le anime che persistono all'interno della casa, le stesse che le hanno dato questo particolare nome.
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